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L’analisi era assente prima della cifrematica. Non che non campeggiasse l’ombra
dell’analisi. Ma non era l’analisi. Era “presente” l’idea della fine dell’analisi, ma
l’analisi era assente! Addirittura, era “presente” la catalisi. Era rappresentata la
paralisi. Ma l’analisi come teorematica, logica degli enunciati, era assente. La metalisi
non è l’analisi: “oltre” la soluzione non è “non c’è più” soluzione. La soluzione è la
soluzione della bilancia, la soluzione dell’Areopago: è la soluzione della crisi, definita
come fine della crisi. In luogo dell’analisi, regnava e governava il daímon o la daímon,
il lupo o la lupa, il cane o la cagna (come Ecate, la dea cagna).
Absolutio, analisi: l’idea non si rende Dio che muore e risorge, non è idea di morte e
di salvezza. Nessuna soluzione. Nessuna risoluzione. L’idea non è circolare:
l’enunciato non è positivo-negativo, vero-falso.
La metalogia (oltre la logìa) non dissipa la logìa. L’analogia è teorema: “non c’è più
logìa”, non c’è più bilancia politica, non c’è più bilancia sociale, non c’è più sistema
morfologico dinamico, non c’è più chiusura ontologica. È il teorema della relazione.
L’analogia non è una categoria dell’uno che si divide in due. Nessuna delazione.
L’analogia è la “logica” degli enunciati, l’impossibile logica degli enunciati.
Anoressia è virtù del principio della parola: la parola è imprendibile, inassumibile,
inconcettuale, inconcepibile, impensabile. Anoressia, ovvero la non accettazione
intellettuale della sanzione sociale. Per ciò l’anoressia è teorema, molto più che una
prossimità. Nessun teorema senza anoressia. E nessun assioma. Nessuna
enunciazione senza anoressia. Nessun elemento senza anoressia.
Da che gli umani hanno creduto di mettersi a pensare sono rimasti invischiati nella
genesi, ovvero nell’idea di origine e nella genealogia, per ciò nel dubbio di sé e nel
dubbio dell’Altro, nella paura e nel terrore, nello spavento e nel panico. Il dubbio di
sé o dell’Altro è il dubbio fondato dall’idea di sé e dall’idea dell’Altro: è il dubbio
cannibalico.
Il dubbio, la guerra: il dispositivo conformista è il dispositivo cannibalico. Il
dubbio di sé o dell’Altro: l’animale fantastico è sistema, cosmo, daímon. Il dialogo è il
cerimoniale fondamentale della demonologia.
L’idea di origine, l’enunciato vero-falso, l’idea vita-morte, amico-nemico, il daímon,
il lupo, il serpente, l’Uroboro, il sistema completo ideale.
[Il testo è una trascrizione non rivista dall’Autore e uscirà in versione definitiva in un prossimo e-book.]