pp. 740
formato 15,24x22,86
euro 35,00
acquista
libro
pp. 244
formato 10,7x17,4
euro 24,00
acquista
libro
pp. 450
formato 15,24x22,86
euro 22,00
acquista
libro
pp. 96
formato 14,2x20,5
euro 10,00
acquista
libro
pp. 58
ill. colori 57
formato
cm 33x33
acquista
libro
pp. 380
formato 15x23
euro 14,00
euro 6,34
(e-book)
acquista
libro
e-book
Il valore è preso nel sistema di valori, mercificato. Sistema del valore. La merce tolta dall’equivoco comporta che l’equità volga verso l’assioma, che diventa così relazionale. Dal sistema delle relazioni è tolta una merce che diviene equivalente generale dei valori, che determina il valore delle merci da scambiare, ma anche degli uomini, delle donne. E sorgono le procedure di validazione e i protocolli di validità.
L’enigma del feticismo della merce è l’enigma stesso del feticismo delle donne, delle donne erette a feticcio, a oggetto sessuale. Lo scambio erotico è la prostituzione.
Nel Feticismo (1927), Freud afferma che il feticcio è il sostituto del fallo che la madre non ha. Questo è il processo della messa in equivalenza fatta sul nome del nome. Processo di sostituzione, di rimpiazzo, di supplenza (sia Lacan che Derrida), di deformazione, di rappresentazione. Anche il sintomo come formazione sostitutiva dell’idea rimossa (Freud). Il fallo come equivalente generale della significazione: omessi il senso, il sapere, la verità.
La chance per ciascuno risiede nello spingere l’equivalenza all’equivocazione. Due sostituzioni senza equivalenza del senso e del sapere, metafora e metonimia, una transvalutazione (il sogno di Nietzsche): la catacresi, l’abuso linguistico. Il piacere improbabile. Dall’assioma al valore assoluto. La condizione del valore. Chi accetta il sistema predefinito di valori si svalorizza. L’equità verrebbe tolta per l’equazione, che idealizzata positiva si realizza con segno meno. Il valore assoluto rappresenterebbe la quintessenza del male. E non si tratta di rovesciarne il valore per una quintessenza del bene. Il valore assoluto è al di la del bene e del male.
[Questa nota è la traccia di uno dei libri che non riusciremo mai a scrivere.]
Aprile 2012